Contesto di riferimento:
A Torino, nonostante le numerose ed eterogenee offerte, il fabbisogno abitativo è ancora insoddisfatto. Da una parte, emerge l’esigenza di persone che non presentano le garanzie necessarie per affittare e che, di conseguenza, sono costrette a sistemazioni abitative precarie, informali e spesso inadeguate (sovraffollate, prive di servizi indispensabili quali riscaldamento, servizi igienici utilizzabili, ecc). Dall’altra, stereotipi e pregiudizi continuano a sbarrare la strada all’accesso alla casa per molte persone razzializzate, con un percorso migratorio alle spalle e/o giovani di seconda generazione: in questi casi, infatti, un contratto di lavoro a tempo indeterminato e delle ottime referenze non sono sufficienti a convincere proprietari e agenzie immobiliari ad affittare.o delle economie precarie di chi già prima si sosteneva grazie a lavori saltuari o informali. Tale situazione è ancor più grave per le persone con un percorso migratorio alle spalle e, specialmente, per le donne con figli a carico, le quali si ritrovano spesso al di fuori di qualsiasi sistema di ammortizzazione sociale e con poche garanzie di sostegno da parte di datori di lavoro a causa di contratti precari o di lavoro “in nero”.
Obiettivi:
Obiettivo generale del progetto è quello di offrire alle beneficiarie un sostegno temporaneo a livello abitativo e un accompagnamento lungo un percorso di inclusione sociale che permetta loro di raggiungere l’autonomia lavorativa e la piena integrazione nel tessuto sociale del territorio e del mercato del lavoro.
Descrizione del progetto:
Il progetto prevede l’accoglienza di donne, con minori a carico, in condizione di fragilità e oggetto di maltrattamento. In particolare, la presente iniziativa è orientata al sostegno di donne adulte in difficoltà, senza dimora, immigrate e con problemi dovuti a dipendenze. Possono essere beneficiarie anche donne con problemi indifferibili e urgenti e in condizioni non compatibili con la vita in strada.
Il raggiungimento dell’obiettivo generale passa attraverso la possibilità di offrire alle beneficiarie una risposta concreta ai loro bisogni (dormire, mangiare, lavarsi, avere un luogo di socializzazione, ecc.) e di fornire gli strumenti per consentire loro di riappropriarsi della propria vita attraverso processi di cittadinanza attiva. Inoltre, l’impegno costante del team di lavoro è orientato a favorire l’accesso delle persone beneficiarie alla rete dei servizi per un ottimale utilizzo delle risorse del territorio.
Gli alloggi messi a disposizione sono due: Corso Taranto n. 104/A e Via Moncrivello n. 1/21. Il percorso di inserimento inizia da un colloquio presso l’Ufficio Stranieri con la raccolta della documentazione individuale (permesso di soggiorno, ecc.), cui segue l’inserimento nell’unità abitativa con la fornitura di materiale primario. Per ogni donna accolta viene attuata una progettazione individualizzata concordata con la donna stessa e condivisa con gli operatori dell’Ufficio Stranieri e Nomadi e con gli assistenti sociali di riferimento. Successivamente si accompagnano le persone coinvolte nell’espletamento degli obblighi burocratici quali la richiesta del codice fiscale e della tessera sanitaria, il passaggio all’Anagrafe per l’eventuale residenza, le formalità in Questura e il Centro per l’Impiego. La permanenza prevista presso gli alloggi è di tre mesi ma quasi mai il periodo di permanenza è così breve e di solito si procede con un rinnovo.